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Near the volcano Ale Bogu - January 2008
Nei pressi del vulcano Ale Bogu - Gennaio 2008 |
Overview of Erta Ale Nord pit - January 2008
Il cratere Nord dell'Erta Ale - Gennaio 2008 |
Overview of Erta Ale Sud pit - January 2008
Cratere Sud dell'Erta Ale - Gennaio 2008 |
Lava lake in Erta Ale Sud pit - January 2008
Il lago di lava del cratere Sud dell'Erta Ale - Gennaio 2008 |
Lava lake in Erta Ale Sud pit - December 2014
Overview of 4 frames, original size 145x72 cm. If you are interested in purchasing this photo please contact me at spensotti@alice.it Il lago di lava del cratere Sud dell'Erta Ale - Dicembre 2011 Panoramica di 4 fotogrammi, dimensioni originali 145x72 cm. Se interessati all'acquisto di questa immagine contattatemi spensotti@alice.it |
Lava fountaining about 4/5 meters, Erta Ale Sud pit - December 2014
Fontana di lava circa 4/5 metri, cratere sud Erta Ale - Dicembre 2014 |
Remarkably big lava ropes between Nord and Sud pit. Caldera wall in the background - January 2008
Grandi corde di lava tra il cratere Nord e quello Sud, sullo sfondo le pareti della caldera - Gennaio 2008 |
The dry plane of Asale lake - January 2008
La piana in secca del lago Asale - Gennaio 2008 |
Overview of the plane before Dallol volcano, in the background Dallol columns, towers of sodium chloride and anhydrous calcium sulfate (anhydrite) - January 2008
Panoramica della piana prima del vulcano di Dallol, sullo sfondo le colonne di Dallol, torri di cloruro di sodio e solfato di calcio anidro (anidrite) - Gennaio 2008 |
The Black lake in the plain of Dallol, the water fills the phreatic explosion crater of 1929. On its surface floating salt crystals - January 2008
Il lago Nero nella piana di Dallol, l'acqua riempie il cratere dell'esplosione freatica del 1929. Sulla sua superficie fluttuano cristalli di sale - Gennaio 2008 |
Calcite deposits in an old dried out pond. Dallol volcano - January 2008
Depositi di calcite in una antica pozza prosciugata. Vulcano di Dallol - Gennaio 2008 |
Calcite deposits in an old dried out pond. When a pond dries out strange salt deposits rising from the bottom indicate the former water level. Dallol volcano - January 2008
Depositi di calcite in una antica pozza prosciugata. Quando una pozza si asciuga le concrezioni indicano il livello massimo dell'acqua. Vulcano di Dallol - Gennaio 2008 |
Hornitos created by vapor-laden materials leaking from underground magma chambers. When the steam evaporates, mineral deposits on pipes of each fireplace. Old inactive hornitos quickly lose their lustre and gradually turn beige and, later, brown. Dallol volcano - December 2011
Hornitos: camini creati da vapori carichi di minerali che fuoriescono da camere magmatiche sotterranee. Quando il vapore evapora, deposita minerali sulle condutture di ogni camino. I sali dei vecchi hornitos inattivi si ossidano nel tempo e cambiano il loro colore fino al marrone scuro. Vulcano di Dallol - Dicembre 2011 |
Dallol volcano. Fresh deposits form bright yellow terraces, while older deposits have become brown due to weathering - January 2008
Vulcano di Dallol. Depositi di sali più recenti formano concrezioni di colore giallo, mentre i depositi più vecchi sono diventati marrone a causa della loro ossidazione - Gennaio 2008 |
Dallol volcano - December 2014
Vulcano di Dallol - Dicembre 2014 |
Dallol volcano - December 2011
Vulcano di Dallol - Dicembre 2011 |
Vulcano di Dallol - Dicembre 2011
Overview 180° of 5 frames, original size 250x60 cm. If you are interested in purchasing this photo please contact me at spensotti@alice.it Dallol volcano - December 2011 Panoramica 180° di 5 fotogrammi, dimensioni originali 250x60 cm. Se interessati all'acquisto di questa immagine contattatemi spensotti@alice.it |
Dallol volcano - December 2011
Vulcano di Dallol - Dicembre 2011 |
Colloidal sulfur deposits that leak from cracks in the plain of Dallol volcano - January 2008
Depositi di zolfo colloidale che fuoriescono dalle fratture nella piana del Vulcano di Dallol - Gennaio 2008 |
Dallol columns, towers of sodium chloride and anhydrous calcium sulfate (anhydrite) - December 2014
Le colonne di Dallol, torri di cloruro di sodio e solfato di calcio anidro (anidrite) - Dicembre 2014 |
Black Island, plane of Asale - December 2014
Black Island, piana del sale di Asele - Dicembre 2014 |
Volcanic system near Dallol
Genesis: The spiral is an archetypal symbol, common to all peoples, can be found in the vegetable world, the animal and the human. Symbol of eternity and of cyclic life, symbolizes the power of the Earth as the Goddess of life, characteristic of every creative force in the universe, from primordial life forms to galaxies, in the microcosm and the macrocosm - Gennaio 2008 Apparato vulcanico nei pressi di Dallol Genesi: la spirale è un simbolo archetipo, comune a tutti i popoli, è riscontrabile nel mondo vegetale, in quello animale e in quello umano. Simbolo di eternità ciclica e di vita, simboleggia il potere della Terra in quanto Dea della vita, caratteristica di ogni forza creativa nell'universo, dalle forme primordiali di vita alle galassie, nel microcosmo e nel macrocosmo - January 2008 |
Testo in italiano | English text
Dancalia, Etiopia
Il senso della Terra
La Dancalia è una terra estrema con un paesaggio da fantascienza, tanto irreale da ricordare l’universo fantasy di Tolkien: un mondo sognato, uno dei regni di Arda a fare da contraltare, con i suoi mille colori, alla tetra Mordor di Sauron circondata da scure montagne e sempre coperta da nuvole.Nella parte più meridionale del mar Rosso la Rift Valley si dirama in due direzioni diverse, verso est e verso sud. La zona della diramazione è chiamata il triangolo di Afar o depressione della Dancalia, si trova in Etiopia ed è un punto geologico in cui tre placche tettoniche si dividono e tendono ad allontanarsi tra loro. I bassopiani dell'Afar sono dominati dal calore e dalla siccità. La pioggia manca per gran parte dell'anno, in media annualmente cadono meno di 200 mm di pioggia e si registrano le temperature più alte della terra con dei valori medi di 34 °C. La depressione dancala è una luogo che fa impazzire i geologi, dove possono assistere ai fenomeni che hanno condotto alla formazione della Terra. Paesaggi vulcanici, geyser, laghi salati, campi di dune, aride distese di candido sale. Qui senti vibrare tutte le inquietudini geologiche del pianeta, unico luogo al mondo assieme all’Islanda, in cui si possono osservare i fenomeni che, milioni di anni fa, hanno dato vita alla Terra, un viaggio nel tempo, a ritroso verso la genesi del pianeta. Terra stupefacente ed estrema, un antico fondale marino che, complici immani terremoti oligocenici (provocarono la nascita della diga delle Alpi Dancale, montagne che sbarrarono le onde del mar Rosso), si è prosciugato almeno 20mila anni fa lasciando alle sue spalle un deserto di sale vasto seicento chilometri quadrati e spesso decine di metri. Sprofonda sotto il livello del mare per più di cento metri. Questa è una terra dove eruzioni protostoriche hanno allineato, in soli 150 chilometri, una dorsale di fuoco impressionante di dodici vulcani attivi. Qui mugghia la lava perenne dell’Erta Ale, la montagna che fuma, un vulcano a scudo con un diametro di base di 30 km alto 540 m. Nella sua vasta caldera (1600x700 m) ci sono due crateri. Il maggiore (300-400 m di diametro) nella parte settentrionale è ora inattivo e interessato da fumarole. Un lago di lava perenne si trova nell'altro cratere, a Sud e più piccolo, largo circa 60 metri e lungo 100: è uno dei quattro vulcani della terra con lago di lava perenne nel cratere. Qui l’Africa sta allontanandosi di due centimetri all’anno dalla penisola arabica e il Corno d’Africa si allontana dal continente di 16 millimetri all’anno, alla fine di questo lento processo le acque del Mar Rosso ritorneranno a ricoprire la depressione dancala. Una meraviglia della Dancalia è il vulcano freatico di Dallol. Un cratere vulcanico dalle caratteristiche uniche, risultato dell'esplosione di una camera magmatica posta sotto il deposito di sale della piana di Asele. Una meraviglia geologica: sorgenti calde acide, montagne di zolfo, coni di sale, piccoli geyser gassosi, vasche di acidi isolate da cornici di cristalli di sale e concrezioni, di evaporiti, di zolfo, di cloruro di magnesio o di soda solidificati. Il tutto su un fondo bianco, giallo, verde o rosso ocra, colori dati dalla forte presenza si zolfo, ossido di ferro, e di vari altri minerali. La più recente attività vulcanica di Dallol risale all’ottobre del 2004.
reportage pubblicato nel volume Sale Nero
Dancalia, Etiopia
Il senso della Terra
La Dancalia è una terra estrema con un paesaggio da fantascienza, tanto irreale da ricordare l’universo fantasy di Tolkien: un mondo sognato, uno dei regni di Arda a fare da contraltare, con i suoi mille colori, alla tetra Mordor di Sauron circondata da scure montagne e sempre coperta da nuvole.Nella parte più meridionale del mar Rosso la Rift Valley si dirama in due direzioni diverse, verso est e verso sud. La zona della diramazione è chiamata il triangolo di Afar o depressione della Dancalia, si trova in Etiopia ed è un punto geologico in cui tre placche tettoniche si dividono e tendono ad allontanarsi tra loro. I bassopiani dell'Afar sono dominati dal calore e dalla siccità. La pioggia manca per gran parte dell'anno, in media annualmente cadono meno di 200 mm di pioggia e si registrano le temperature più alte della terra con dei valori medi di 34 °C. La depressione dancala è una luogo che fa impazzire i geologi, dove possono assistere ai fenomeni che hanno condotto alla formazione della Terra. Paesaggi vulcanici, geyser, laghi salati, campi di dune, aride distese di candido sale. Qui senti vibrare tutte le inquietudini geologiche del pianeta, unico luogo al mondo assieme all’Islanda, in cui si possono osservare i fenomeni che, milioni di anni fa, hanno dato vita alla Terra, un viaggio nel tempo, a ritroso verso la genesi del pianeta. Terra stupefacente ed estrema, un antico fondale marino che, complici immani terremoti oligocenici (provocarono la nascita della diga delle Alpi Dancale, montagne che sbarrarono le onde del mar Rosso), si è prosciugato almeno 20mila anni fa lasciando alle sue spalle un deserto di sale vasto seicento chilometri quadrati e spesso decine di metri. Sprofonda sotto il livello del mare per più di cento metri. Questa è una terra dove eruzioni protostoriche hanno allineato, in soli 150 chilometri, una dorsale di fuoco impressionante di dodici vulcani attivi. Qui mugghia la lava perenne dell’Erta Ale, la montagna che fuma, un vulcano a scudo con un diametro di base di 30 km alto 540 m. Nella sua vasta caldera (1600x700 m) ci sono due crateri. Il maggiore (300-400 m di diametro) nella parte settentrionale è ora inattivo e interessato da fumarole. Un lago di lava perenne si trova nell'altro cratere, a Sud e più piccolo, largo circa 60 metri e lungo 100: è uno dei quattro vulcani della terra con lago di lava perenne nel cratere. Qui l’Africa sta allontanandosi di due centimetri all’anno dalla penisola arabica e il Corno d’Africa si allontana dal continente di 16 millimetri all’anno, alla fine di questo lento processo le acque del Mar Rosso ritorneranno a ricoprire la depressione dancala. Una meraviglia della Dancalia è il vulcano freatico di Dallol. Un cratere vulcanico dalle caratteristiche uniche, risultato dell'esplosione di una camera magmatica posta sotto il deposito di sale della piana di Asele. Una meraviglia geologica: sorgenti calde acide, montagne di zolfo, coni di sale, piccoli geyser gassosi, vasche di acidi isolate da cornici di cristalli di sale e concrezioni, di evaporiti, di zolfo, di cloruro di magnesio o di soda solidificati. Il tutto su un fondo bianco, giallo, verde o rosso ocra, colori dati dalla forte presenza si zolfo, ossido di ferro, e di vari altri minerali. La più recente attività vulcanica di Dallol risale all’ottobre del 2004.
reportage pubblicato nel volume Sale Nero
